venerdì 1 luglio 2011

PALIO: LA CHIOCCIOLA PIANGE, MA SONO LACRIME DI COCCODRILLO.



Apprendo ora che durante le prove per il Palio di Siena, in programma per domani, si è verificato l'ennesimo incidente mortale per il cavallo "MESSI", assegnato alla contrada della Chiocciola, finito contro un muro per un errore di traiettoria (del cavallo? Non credo proprio).
I notiziari si sperticano nel rimarcare le lacrime dei contradaioli, in lutto per la perdita irrimediabile, infatti il regolamento del Palio non prevede la sostituzione del cavallo, ma solo del fantino, per cui la Chiocciola non potrà partecipare a questa edizione del Palio.
Sarò anche diffidente, ma a parte pochi veri appassionati, ho la  sensazione che per altri le lacrime siano di rabbia per la mancata partecipazione, oppure pensando ai tanti soldi persi, scommesse comprese.
Al momento non ho ancora sentito nessuno chiedersi per quale assurda ragione il povero cavallo ha "sbagliato" traiettoria, perchè la risposta, che ho in mente, è tanto imbarazzante quanto ovvia: visto che nessun cavallo si lancia volontariamente contro un muro, non sarebbe più corretto dire che IL FANTINO HA SBAGLIATO TRAIETTORIA; provocando la morte dello sfortunato animale?
Altra ovvietà fondamentale: visto che gli incidenti si verificano per le caratteristiche peculiari del percorso, non sarebbe ora di spostare la competizione in un ippodromo?
Ora ci saranno le inevitabili polemiche, in buona parte strumentalizzate da una parte e dall'altra per le ragioni più disparate, ma con un denominatore comune: gli interessi di qualcuno, politici, economici, di facciata, collettivi o personali, ma mai veramente dalla parte dei cavalli.
Non mi sento fondamentalista intransigente, per cui, anche se mi rendo conto che i cavalli vengono più o meno sfruttati, credo che si possano tutelare sufficientemente benessere e qualità della loro vita imparando a conoscerli, prima di tutto, poi il buon senso ed una vera incondizionata passione fanno  il resto.
Questa è la ragione che mi spinge ad insistere nel mio personale, piccolo ma sincero, impegno quotidiano per non dover leggere mai più notizie come questa, senza dimenticare le vittime silenziose della quotidianità, che spesso passano inosservate.
Amici dei cavalli, non arrendetevi!
Fatemi sapere come la pensate, sarei felice di confrontare le mie idee con le vostre, comunque la pensiate, lasciate un commento.

Nessun commento: