lunedì 25 aprile 2011

Frutti di stagione

In questo periodo, come ogni anno, "esplodono" tutte quelle patologie legate alla comparsa massiccia di insetti, prima fra tutte la "dermatite estiva recidivante".

Si tratta di una patologia a base allergica, di solito causata dai morsi di piccoli insetti chiamati "Culicoides", i quali pungono il cavallo nelle zone non protette dal pelo (regione ombelicale, inguinale, scroto, prepuzio mammelle, interno delle cosce); nel pungere la cute iniettano una sostanza che è la causa dell'allergia, che si scatena solo in alcuni soggetti, probabilmente più sensibili alla tossina.

La malattia si manifesta con intenso prurito, che si concentra soprattutto a livello di criniera e coda, per cui all'inizio il pelo ed i crini si spezzano e cominciano a rarefarsi, per arrivare a zone di alopecia che possono ulteriormente trasformarsi in vere e proprie piaghe, dopodichè mosche e simili rendono la situazione sempre più grave ed insopportabile per il cavallo.

I rimedi consistono nel cercare di proteggere il più possibile il cavallo dai morsi di questi insetti, anche se non è sempre facile; i normali repellenti spray hanno scarso effetto ed anche di breve durata, vanno meglio quelli in gel o pomata che sono più persistenti; le piaghe vanno trattate con pomate antibiotiche associate a corticosteroidi, ma se non è efficace la protezione dai morsi è una battaglia frustrante.

Recentemente è stato messo in commercio un "kit" composto da un prodotto da somministrare giornalmente per os per tutta la bella stagione, e da una pomata per lenire le lesioni da grattamento; nella mia esperienza ho visto risultati eterogenei, per qualcuno è stato miracoloso, per altri meno, ma comunque ho sempre assistito ad un miglioramento; sembra essere più efficace se si inizia poco prima della comparsa degli insetti, e comunque, essendo a base di vitamine, si può somministrare a tutte le tipologie di cavalli senza problemi, compresi fattrici ed atleti, infatti non è doping.

Un pericolo che sembrava dimenticato ma è riapparso, almeno in alcune zone d'Italia, è rappresentato dai bruchi della Processionaria; si tratta di bruchi pelosi, non molto grandi, colorati, che si concentrano in certi periodi dell'anno, soprattutto sulle foglie degli alberi.

Queste larve sono ricoperte da peli urticanti che possono causare gravi danni se vengono a contatto della bocca, lingua, muso, occhi ed altre parti delicate; in caso di ingestione accidentale il cavallo presenta salivazione improvvisamente molto abbondante, agitazione, scuote violentemente il capo e lo strofina su qualsiasi superfice, rifiuta il cibo e l'acqua; il dolore può essere molto intenso e di conseguenza anche l'agitazione.

E' indispensabile contattare immediatamente un veterinario per il pronto soccorso, e, nel frattempo può essere utile fare degli sciacqui con una soluzione di acqua tiepida (1lt.) in cui sciogliamo tre cucchiai di bicarbonato di sodio; se viene ingerito non ci sono controindicazioni, anzi può essere utile ad inattivare le tossine eventualmente arrivate fino allo stomaco; nei casi più gravi queste sostanze tossiche possono causare necrosi della lingua, danni all'esofago ed alle strutture degli occhi.

Il cavallo, fortunatamente, è dotato di grande sensibilità sul muso e labbra per cui è raro che non si accorga della presenza di questi animali, molto spesso li percepisce prima di ingerirli ed il danno si limita a qualche bollicina sul muso.

Spero di avervi aiutati con qualche consiglio utile ed aspetto i vostri commenti; raccontatemi le vostre esperienze, sarei lieto di confrontarmi con voi.
Vi aspetto!


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